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E' nel momento in cui dubiti di volare che perdi per sempre la facoltà  di farlo (J. Morrison)

Big Gum 2019
Trofeo Grattachecca 2019
  Come tutti gli anni giusto per godere delle Ottobrate Romane il Sabato 26 Ottobre 2019 presso il campo G.A.A.Pallini di Fiano Romano si terrà l'incontro valevole per il Trofeo Grattachecca 2019 .
Neve al Pallini
I motori di Eros
Auguri 2022

2 – L' APPARATO DI PROPULSIONE DI UN AEROMODELLO
ELETTRICO


l' apparato di propulsione di un aeromodello elettrico è costituto da un accumulatore (la nostra batteria) dai cavi di collegamento e relativi connettori, da un regolatore di giri (ESC Electronic Speed Control ) comandato dalla ricevente della radio (TX), da un motore elettricoda un'elica .

 

 

3 - L' ACCUMULATORE PER L'ALIMENTAZIONE
DEL MOTORE ELETTRICO

 

L'accumulatore (la nostra comune batteria ricaricabile ) accumula cariche elettriche attraverso un processo chimico durante la carica per poi restituirle durante la scarica.

 

 

Il principio delle nostre batterie anche le più moderne non è molto diverso dalla pila di Alessandro Volta ( 1745 – 1827 ) si basano sempre sull'elettricità prodotta da una reazione chimica ma fortunatamente nelle nostre batterie ricaricabili il processo chimico è reversibile quindi sottoposte ad una corrente elettrica il processo per così dire si “ inverte” e le nostre batterie riprendono la carica per un successivo utilizzo.


Le batterie ricaricabili che si utilizzano in aeromodellismo sono principalmente le seguenti:

 

3.1 - Le batterie al Nichel Cadmio sono state praticamente le prime ad essere utilizzate per il volo elettrico; robuste ma pesanti a parità di capacità in Ampere rispetto ad altri tipi di batterie di generazione successiva che vedremo di seguito.

Poichè ormai non vengono più utilizzate in aeromodellismo, non le tratteremo; comunque possono valere di massima le indicazioni che trovate di seguito per le Ni-Mh. Contengono sostanze nocive per l'ambiente quindi quando esaurite vanno tassativamente smaltite negli appositi contenitori.

 

3.2 - Le batterie NiMh o Nichel-metallo idruro o Metal-Idrato
Sono di generazione successiva rispetto le Nichel Cadmio e sono più leggere (rapporto capacità/peso circa il doppio).

Ogni elemento della batteria ha un voltaggio di 1,2 Volt quindi una batteria da 4,8 Volt avrà quattro elementi, una da 9,6 otto, ecc.

Per mantenere una maggiore efficienza è consigliato scaricarle prima di ricaricarle (senza scendere mai sotto il valore di 0,8 Volt per elemento pena il loro danneggiamento).

Pertanto nella ricarica sceglierre la funzione del caricabatterie scarica-carica in maniera da portarle al voltaggio minimo prima di ogni ricarica.

Nell'utilizzo non debbono mai essere scaricate al di sotto di 0,8 Volt per elemento.

Sono soggette ad autoscarica quindi nel tempo anche se lasciate cariche potremmo trovarle scariche o con carica ridotta (salvo recenti modelli in commercio che hanno una autoscarica molto bassa).

Per la ricarica delle Ni-Mh occorre utilizzare appositi caricabatterie a corrente costante con la funzione scarica/carica e rilevazione della fine carica attraverso il delta-peak ossia il punto di massima carica della batteria caratterizzato da un breve repentino aumento e successivo calo della tensione.

Il delta-peak potrebbe non intervenire per cariche semi-rapide e lente pertanto in questo caso va temporizzata la durata della carica.

Alcuni caricabatterie sono dotati di sensore termico che rilevando il riscaldamento che rilevando il riscaldamento delle batterie può essere utilizzato come maggiore controllo di sicurezza (anomalie o carica eccessiva).

La carica standard avviene in 14 ore con una corrente di 1/10 della capacità nominale  (seguire comunque le indicazioni del produttore e temporizzare la durata della carica). 

Se è prevista tale possibilità di ricarica rapida tenere presente che forti correnti fanno scaldare le batterie e la ricarica non sarà ottimale; in ogni caso durante la ricarica, non dovranno essere lasciarle incustodite o vicino sostanze infiammabili o fonti di calore inoltre attenzione a non provocare cortocircuiti ossia contatti tra i due poli (fili rosso nero) perché potrebbero incendiarsi o esplodere.

Nella scelta delle caratteristiche della batteria (capacità mA e tensione V) dovrà essere sempre considerato l'assorbimento e il voltaggio del nostro motore (vedremo di seguito come effettuare i calcoli); c'e comunque da considerare che le batterie al Ni-Mh hanno una minore "densità energetica" rispetto alle LiPo - che vedremo nel successivo punto (ovviamente nella media dei prodotti) e minore capacità di sopportare firti "spunti" di corrente ossia repentini alti assorbimenti senza subire cali di tensione. 

La caduta di tensione durante la scarica non segue l'andamento delle batterie non ricaricabili che diminuisce costantemente dall'inizio della scarica ma la caduta di tensione è minima fino verso la fine carica per poi scendere rapidamente.

Inoltre le batterie non sottoposte ad assorbimento tendono a dare il voltaggio nominale di 1,2 volt per elemento anche se prossime alla scarica completa quindi il valore di tensione di una batteria non è assolutamente da prendere come riferimentoper verificare la quantità di carica residua.

Come tutte le batterie, quando esurite, vanno smaltite negli appositi contenitori.

 

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